La categoria dei disturbi del neurosviluppo include, nel dsm-5, tutti i disturbi che sembrano avere un impatto sullo sviluppo del sistema nervoso, che porta a un funzionamento cerebrale anormale (in senso statistico, quindi atipico, poco comune), tendenzialmente per la vita, che ha effetti sulle emozioni, l’apprendimento, l’autocontrollo e la memoria. [^1]
Tra queste condizioni rientrano, oltre all’[[autismo]] e ai [[DSA]] (dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia), molti disturbi meno noti. Per elencarne qualcuno: i disturbi del linguaggio (espressivo e recettivo) e della comunicazione (come il disturbo sociopragmatico), i disturbi motori (come la disprassia o la sindrome di Tourette), la disabilità intellettiva, lo spettro dei disturbi feto-alcolici (tra cui la sindrome feto-alcolica, spesso dimenticata), i disturbi neurogenetici (come la sindrome di Down, sindrome dell’x Fragile e la sindrome di Rett) e il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ddai, in italiano, ma più noto con l’acronimo inglese di [[adhd]]). [^1]
[^1]: Eleonora Marocchini, Neurodivergente, 2024