Il dopo di noi viene dopo la segregazione [[Legge 328-2000]] È un termine duro, a cui chi non ha una disabilità non è abituato a usare nella propria quotidianità e che invece è la quotidianità di persone disabili e delle loro famiglie. # Quando si parla di persone con disabilità e caregivers la parola sacrificio va eliminata Ci sono dei cittadini che cercano di essere parte attiva della loro vita e della società solo grazie al sacrificio dei loro familiari  Ci sono diverse parole che vanno distrutte, che nel campo della comunicazione devi imparare a non usare mai Ed è compito di chi ne inventa di nuove di immaginarle O meglio ancora di ascoltare le parole usate dalla comunità disabile, che chiede vengano utilizzate Quindi immaginiamo un durante noi che non sia di segregazione Andiamo a guardare quali sono le leggi che hanno permesso alle persone più vulnerabili di essere parte della società (E per ora c’è stato solo Basaglia che ci ha aiutato a portare i corpi e menti non conformi nelle scuole) L’unica che ha permesso ai mostri, agli strani, agli storti, agli esclusi, di avere diritto di essere visti come cittadini Siamo i soli d’Europa ad avere questa grande scuola rivoluzionaria, senza fondi, senza soldi, senza risorse, senza tutto ma con una carta e con delle leggi che permettono a tutti i bambini di essere bambini Vorrei che i nostri figli che chiamate speciali ma che speciali non sono, che hanno solo tanti bisogni speciali, abbiano diritto ad essere adulti. Possano essere immaginati uomini, donne, ragazzi, ragazze, e non solo bimbi speciali che crescono grazie al “sacrificio” delle famiglie Costruiamo una società capace di portare Basaglia in ogni luogo, di portare il ministero della disabilità in ogni ministero e che quindi ogni parte della società si prenda le responsabilità di includere veramente, di immaginare veramente corpi menti non conformi possano far parte, debbano far parte di ogni strato della società, e del tessuto sociale culturale professionale che noi viviamo.