Presentazione a cura di [[Asya Bellia]] per [[Disabilità/Diritti e Disabilità/ENIL Italia]] ## Vita indipendente significa - Libertà di scegliere come, dove e con chi vivere con i propri tempi, senza imposizioni o costrizioni - Poter vivere nella società, con la stessa libertà di scelta delle altre persone - Poter aspirare ad una propria vita adulta - Liberare la famiglia da vincoli assistenziali ## Vita Indipendente in pratica La vita indipendente per le persone disabili richiede **supporti** **personalizzati** in base alle esigenze e alle aspirazioni della singola persona. L’[[assistenza personale autogestita]] è uno di questi supporti. Essa consente alle persone disabili di accedere a fondi pubblici con i quali assumere **assistenti personali scelti da loro**, con contratti di lavoro regolari. I fondi per l’assistenza personale vengono assegnati sulla base di un **progetto personalizzato** presentato dalla persona disabile ai servizi sociali. La copertura finanziaria deve essere continuativa ed adeguata al costo della vita per garantire la dignità dell’assistito e dell’assistente. ## Le Agenzie per la Vita Indipendente Le Agenzie per la Vita Indipendente forniscono consulenza alla pari per la redazione del **piano personalizzato** alla persona disabile richiedente. Confrontarsi con altre persone disabili che vivono in modo indipendente consente di capire di che cosa si abbia bisogno in base alla propria routine, al proprio stile di vita e alle proprie aspirazioni. La persona disabile viene incoraggiata a mettere al centro se stessa, la sua vita presente e quella futura, consapevole, liberando i caregiver familiari dalla schiavitù del vincolo affettivo di assistenza, che non potranno mantenere negli anni. ## Miti da sfatare - “La Vita Indipendente è più costosa di quella in istituto o in casa famiglia” Non ci sono prove scientifiche a sostegno di questa affermazione. - “La Vita Indipendente è rischiosa, vivere in istituto o in casa famiglia è più sicuro” Premesso che la libertà di autodeterminarsi comporta per tutti dei rischi, disabili o meno, vivere istituto o in casa famiglia è moltopiù rischioso di vivere nella collettività. L’organizzazione stessa”di tali strutture favorisce situazioni di abuso (maltrattamenti, violenza) delle persone assistite. Esempi - Strage di Sagamihara (Giappone, 26 Luglio 2016): Satoshi Uematsu, ex-dipendente di una RSA per disabili, ha ucciso 19 residenti e ne ha feriti 27. - Omicidi di Potsdam (Germania, Aprile 2021) Un’infermiera che lavorava in una RSA ha ucciso 4 residenti e ha tentato di ucciderne.altri 3. - Maltrattamenti e violenze sessuali verso 14 residenti anziani e disabili della Stella Maris di Manfredonia (Italia, Agosto 2022). Arrestati 4 OSS dipendenti della struttura. - Maltrattamenti verso 23 minori disabili alla Stella Maris di Pisa (Italia). Condannato il direttore generale della struttura. A distanza di 5anni, il processo è ancora in corso. ## Conclusione Senza Vita Indipendente, la persona disabile è costretta a: - Pagare di tasca propria per l’assistenza, se può permetterselo; - Farsi assistere dai familiari se disponibili. Questo può portare a situazioni di dipendenza dalla famiglia e/o forzare una caregiver a lasciare il lavoro; - Farsi assistere in istituto o in casa famiglia, luoghi nei quali non può decidere praticamente nulla e deve vivere con regole imposte dalla organizzazione decisa da altri.