All’attenzione di Elena Lucchini
Assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità [[Regione Lombardia]]
p,c.
Claudia Moneta – Direttore Generlae
Roberto Daffonchio – Dirigente
Oggetto: **preoccupazioni FNA**
Gentile Assessore,
in vista della ormai prossima programmazione delle risorse del Fondo per la Non Autosufficienza per il prossimo anno, una ampia rete di associazioni di persone con disabilità e dei loro familiari, le sottopone una serie di preoccupazioni circa l’esito di alcune situazioni che potrebbero derivare dall’applicazione in Lombardia di quanto previsto dal Piano nazionale, attualmente in vigore. L’intenzione e l’auspicio è che la condivisione di queste preoccupazioni possa portare all’assunzione di scelte adeguate – e anche coraggiose – che consentano alle persone con disabilità di veder migliorare e non peggiorare le proprie condizioni materiali di vita.
Le condizioni che stanno facendo nascere una serie di preoccupazioni sono sostanzialmente due:
- la previsione del Piano nazionale di privilegiare nel tempo i servizi erogati in forma diretta, a scapito dei sostegni forniti in forma di contributo economico;
- la sostanziale stabilità della consistenza del fondo economico a fronte di un numero di richieste in decisa crescita.
Il timore è che la combinazione di questi due elementi porti nel tempo ad una sostanziale contrazione dei sostegni e ad una riduzione della loro adeguatezza alle esigenze delle persone con disabilità coinvolte, che vedrebbero anche sostanzialmente contrarsi – anziché espandersi - la loro libertà di scelta nella gestione della propria assistenza. I segnali di questa tendenza si avvertono già nelle prime riflessioni emerse rispetto alla programmazione del prossimo anno che di fatto avvierà una tendenza destinata a rafforzarsi nel corso del tempo.
Di fronte a questa situazione, le inviamo di seguito alcune proposte di indirizzo che, se assunte, potrebbero permettere la elaborazione di una proposta di implementazione capace di rispondere in modo positivo a queste legittime preoccupazione.
a. Dotazione finanziaria. Abbiamo apprezzato la decisione del suo Assessorato e della Giunta Regionale di incrementare, nel corso del 2023, il cofinanziamento regionale al fine di rispondere in modo adeguato, a tutte le richieste di sostegno della misura B1. Vi chiediamo di mantenere saldo questo obiettivo anche per i prossimi anni, prevedendo la stabilizzazione del cofinanziamento regionale del Fondo per la Non Autosufficienza, ad una quota maggiore rispetto agli attuali 10 milioni di euro. Per mantenere lo stato attuale dell’offerta di sostegno dobbiamo pensare che questa quota venga innalzata per il 2024 almeno a 15 milioni di euro.
b. Sostegno economico. È importante che il sostegno economica alle persone con disabilità e alle famiglie, venga almeno confermato. In realtà si dovrebbe pensare ad un suo incremento, dato che per via dell’andamento dell’inflazione e degli aumenti del costo del lavoro, le spese a carico delle persone coinvolte nelle misure sono, nel corso dell’ultimo anno, decisamente aumentate
c. Passaggio ai servizi. Registriamo con forte disagio l’indicazione nazionale dell’incremento delle quote di finanziamento destinate ai “servizi”, restringendo il campo ai soli servizi erogati in forma diretta. Prendiamo atto di questa posizione che riteniamo antistorica, perché esclude tutte le forme di spesa rendicontabile assumibile direttamente dalle persone con disabilità, come ad esempio quelle per gli Assistenti personali. Si tratta di una indicazione che si pone in decisa opposizione al principio di libertà di scelta, che deve essere riconosciuto ad ogni cittadino. Ci attiveremo con le nostre rappresentanze nazionali affinché questo punto sia rimesso in discussione e ripreso in esame. Ci auguriamo che anche Regione Lombardia possa assumere la stessa posizione e fare propria questa richiesta. Nel frattempo vi chiediamo di fare in modo che l’applicazione di questa norma non comporti una diminuzione delle risorse e dei sostegni che saranno ricevuti dalle singole persone, in particolare (ma non solo) per quelle in carico dalla misura B1.
d. Flessibilità nell’individuazione dei servizi. È anche importante creare le condizioni affinché le persone con disabilità possano, pur nei limiti dell’erogazione in forma diretta dei servizi, poter ricevere dei sostegni adeguati ed efficaci, potendo comunque esercitare la possibilità di sceglier il tipo di proposta e anche l’ente a cui appoggiarsi.
e. Garantire continuità e semplicità di accesso. In questo contesto, riteniamo fondamentale che alle persone con disabilità sia garantita, in prima battuta, la continuità degli interventi in atto ed un accompagnamento nella fase di transizione verso il passaggio nell’accesso ai servizi erogati in forma diretta.
f. Accesso universale alla misura. Confermiamo la richiesta di eliminare l’esclusione dall’accesso alla misura in base all’ISEE, come previsto – seppure in prospettiva – dal Piano nazionale.
g. Equiparazione delle soglie ISEE. Confermiamo anche, di equiparare almeno le soglie ISEE per l'accesso all'assegno per l'autonomia e i progetti di vita indipendente alle soglie generali di accesso alla misura. Le attuali soglie ISEE appaiono, infatti, non ragionevoli perché non compatibili con chi intenda perseguire progetti di vita che prevedano l’abitare in autonomia.
h. Promuovere l’accesso al Progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato. Chiediamo che, già a partire dalla programmazione della nuova annualità del Fondo per la Non Autosufficienza, si possa favorire e sostenere le persone con disabilità che intendono utilizzare anche le risorse del FNA all’interno di una complessiva revisione del proprio Progetto di vita, così come descritto e prescritto dalla Legge Regionale 25/22, garantendo in questo caso la massima flessibilità di tutte le risorse in gioco e facendo cadere, in questo caso, le diverse forme di incompatibilità ancora presenti, in una logica di Fondo unico.
Siamo certi che le nostre preoccupazioni e le nostre proposte possano trovare ascolto e attenzione da parte vostra e, anche, essere assunti nella vostra direzione politica.
Da parte nostra, ribadiamo la nostra disponibilità ad offrire la nostra collaborazione, anche per approfondire i contenuti delle nostre proposte
Cordiali saluti
(Di seguito l’elenco delle associazioni firmatarie delle associazioni firmatarie della lettera inviata l’anno scorso, di cui verificare l’adesione)
- LEDHA – Lega per i diritti delle persone con disabilità
- FAND – Federazione tra le Associazioni Nazionali delle persone con Disabilità
- AISLA – Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica
- AISM – Coordinamento regionale Lombardia Associazione Italiana Sclerosi Multipla
- ANFFAS Lombardia – Associazione di famiglie di persone con disabilità intellettiva e relazione
- ANGSA Lombardia – Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici
- ANMIL LOMBARDIA – Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro
- Associazione Famiglie SMA
- Associazione Progetto di Vita Indipendente
- AUS Niguarda – Associazione Unità Spinale
- Comitato 16 novembre
- Enil Lombardia
- Comitato Uniti per l’Autismo
- Huntington ONLUS – La Rete Italiana della Malattia di Huntington
- UICI LOMBARDIA – Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Italiana
- UILDM – Coordinamento Regionale Lombardo Unione Lotta alla Distrofia Muscolare
- UNMS LOMBARDIA – Unione Nazionale Mutilati Invalidi per Servizio Istituzionale