È un modo di pensare ai [[dati]], al loro utilizzo e ai loro limiti, basato sulle pratiche del femminismo intersezionale. Un modo di pensare ai dati (1), alla loro analisi (2) e alla loro presentazione (3), che si fonda sull’eredità del pensiero critico femminista. Le ingiustizie sono spesso il risultato di differenze di potere tramandate attraverso la storia fino ai giorni nostri. Il Data Feminism è una lente attraverso cui analizzare queste differenze di potere in modo da poterle equilibrare, attuando un impatto sociale che porti al cambiamento. > **Il data feminism riguarda il potere, chi ce l'ha e chi no, e come la differenza di potere può essere messa in discussione e modificata utilizzando i dati.** ## Concetti fondamentali - il concetto di [[Disabilità/Concetti/Intersezionalità]] è essenziale per il data feminism - Il potere non è distribuito equamente - Il data feminism usa la [[data science]] per sfidare e cambiare la distribuzione del potere - [[I dati sono potere]] > Uno dei modi fondamentali in cui potere e privilegi operano nel mondo oggi ha a che fare con la parola stessa **[[dati]]**. La parola risale alla metà del XVII secolo, quando fu introdotta per integrare termini esistenti come **prova** e **fatto**. Identificare le informazioni come dati, piuttosto che come uno degli altri due termini, aveva uno scopo retorico. Ha convertito informazioni altrimenti discutibili in una solida base per rivendicazioni successive. > Il processo di conversione dell'esperienza di vita in [[dati]] comporta sempre necessariamente una **riduzione di quell'esperienza**. > Nessun set di [[dati]], analisi, visualizzazione, modello o algoritmo è il risultato del lavoro di una singola persona. > Il data feminism, come la giustizia, **deve essere sia un obiettivo che un processo**, che guida i nostri pensieri e le nostre azioni mentre avanziamo verso il nostro obiettivo di cambiare il mondo. ### I dati sono potere > La raccolta dei dati è stata a lungo utilizzata come tecnica per consolidare la conoscenza delle persone i cui dati vengono raccolti, e quindi consolidare il potere sulle loro vite. - La stretta relazione tra dati e potere è forse più chiaramente visibile nell’arco storico che inizia con i diari delle persone catturate e poste a bordo delle **navi di schiavi**, riducendo vite riccamente vissute a numeri e nomi. - Passa attraverso il **movimento eugenetico**, tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, che cercò di utilizzare i dati per quantificare la superiorità dei bianchi rispetto a tutti gli altri. ==**I governi** stanno iniziando a raccogliere dati su tutto, dai movimenti del traffico alle espressioni facciali, nell’interesse di rendere le città “più intelligenti”. Ma il governo non è solo in questi sforzi di raccolta dati; Anche le **aziende** lo fanno, con il **profitto** come guida.== Le parole e le frasi che cerchiamo su Google, gli orari del giorno in cui siamo più attivi su Facebook e il numero di articoli che aggiungiamo ai nostri carrelli Amazon vengono tutti tracciati e archiviati come dati, dati che vengono poi convertiti in guadagni finanziari aziendali. Le piccole azioni possono essere combinate con altre piccole azioni per generare pubblicità mirate e consigli personalizzati, in altre parole, per darci più cose su cui fare clic, mettere mi piace o acquistare. Questa è la **data economy** e le aziende, spesso aiutate da ricercatori accademici, stanno attualmente cercando di vedere quali comportamenti, sia online che offline, devono ancora essere trasformati in dati e quindi monetizzati. > I dati vengono sia estratti dalle persone che rivenduti loro. > ==Le decisioni di importanza civica, economica e individuale vengono già e sempre più prese da sistemi automatizzati che vagliano grandi quantità di dati.== > **Il data feminism riguarda il potere: chi lo ha e chi non lo ha.** > ==Il femminismo intersezionale esamina la disuguaglianza di potere==. E anche nel nostro mondo contemporaneo, **i dati sono potere**. > Il femminismo dei dati si impegna a sfidare le strutture di potere ineguali e a lavorare per la **giustizia**. ### Femminismo dei dati in azione ==**I dati sono un'arma a doppio taglio**. Sono stati usati come arma da coloro che detengono il potere per consolidare il proprio controllo, su luoghi e cose, così come sulle persone==. I governi e le aziende utilizzano da tempo dati e statistiche come tecniche di gestione per preservare uno status quo ineguale. Lavorare con i dati da una prospettiva femminista richiede conoscere e riconoscere questa storia. ### **Cosa rende femminista un progetto?** - il **contenuto**, che sfida il potere attraverso la scelta dell'oggetto; - la **forma**, in quanto sfida il potere spostando i registri ==estetici== e/o sensoriali della comunicazione dei dati; - il **==processo==**, in quanto sfida il potere costruendo ==**processi partecipativi** e inclusivi di produzione della conoscenza==. Ciò che unisce questo ampio ambito di lavoro basato sui dati è l'impegno all'azione e il ==desiderio di cambiare il mondo==. > Il femminismo dei dati riguarda il potere, chi ce l'ha e chi no, e come gli **squilibri di potere** possono essere messi in discussione e modificati utilizzando i dati. ## Esaminare il potere Esaminare il potere significa nominare e **==spiegare le forze di oppressione==** che sono così radicate nella nostra vita quotidiana e nei nostri set di dati, nei nostri database e nei nostri algoritmi. > ==Perché decidiamo di misurare quello che misuriamo?== > Ciò che **scegliamo di misurare** è una dichiarazione di ciò che ci interessa. > Esaminare il [[Potere]] significa descrivere la distribuzione di privilegi e discriminazioni. > Alcuni gruppi sperimentano vantaggi immeritati – perché vari sistemi sono stati progettati da persone come loro, dalla loro prospettiva e con i loro interessi – e altri gruppi sperimentano svantaggi sistematici – perché quegli stessi sistemi non sono stati progettati da loro o pensando a persone come loro. > Chi si occupa di raccogliere [[dati]] (e chi no)? Quali obiettivi hanno la priorità nella misurazione (e quali no)? Chi trae vantaggio dai dati (e chi viene trascurato o danneggiato attivamente)? > Quali [[dati]] mancano? Cosa non possiamo fare senza questi dati? > Spesso il problema non è che mancano i [[dati]] sui gruppi minoritari, ma che i database e i sistemi di dati delle istituzioni e chi detiene il [[Potere]] sono costruiti sull’eccessiva sorveglianza dei gruppi minoritari (meccanismo di controllo, il gruppo minoritario è **oggetto** di studio) > **==I [[dati]] non sono mai neutrali==**, sono sempre il risultato (distorto) di condizioni sociali, storiche ed economiche ineguali. > **I dati sono costosi** e richiedono un uso intensivo di risorse, quindi solo le istituzioni già potenti (aziende, governi e università di ricerca d'élite) hanno i mezzi per lavorare con loro su larga scala. > I dati vengono sia estratti dalle persone che rivenduti loro. > Questo sistema estrattivo crea una profonda asimmetria tra chi raccoglie, archivia e analizza i dati e coloro i cui dati vengono raccolti, archiviati e analizzati. ## Sfidare il potere > Il femminismo dei dati si impegna a sfidare le strutture di potere ineguali e a lavorare per la **giustizia**. > Chi mappa e chi viene mappato? > Non arriviamo tutti al presente con lo stesso potere o privilegio. Centinaia di anni di storia, politica e cultura ci hanno portato al momento presente. > Il successo di un progetto concepito pensando alla co-liberazione dipende anche da quanta **fiducia** è stata costruita tra istituzioni e comunità, da quanto efficacemente coloro che detengono potere e risorse hanno **condiviso** il loro potere e le loro risorse, da quanto apprendimento è avvenuto in entrambe le direzioni, quanto le persone e le organizzazioni sono state trasformate nel processo. ### Come sfidare il potere? - Raccogliere controdati per quantificare e visualizzare l’oppressione strutturale - Analizzare la disparità di potere e dove nasce (analizzare la natura biased della raccolta di dati) - Aiutare coloro che occupano posizioni di potere a comprendere la portata e la natura dei problemi - Imparare dalle comunità che cerchiamo di supportare e progettare con loro. > Gli individui e i gruppi minoritari non dovrebbero dover dimostrare ripetutamente che le loro esperienze di oppressione sono reali. E i dati da soli non sempre portano al cambiamento, soprattutto quando tale cambiamento richiede anche che i gruppi dominanti condividano le proprie risorse e il proprio potere.